Incontro con Antonella Napoli

 

Progetto "DIALOGHI A SCUOLA" - Incontro con Antonella Napoli venerdi 25 settembre 2020 

         

“Credete sempre in ciò che fate!”
Questa è una delle frasi di speranza che Antonella Napoli, giornalista e scrittrice salernitana, il 25 settembre ha pronunciato, non lasciando di certo indifferenti noi studenti di terza coinvolti nell’iniziativa “Dialoghi a scuola” promossa da Renzo Furlano. Questa speranza si è potuta assaporare per tutto il corso dell’incontro. Difatti il messaggio che la Napoli ha voluto lasciarci, anche attraverso la riflessione fatta sul suo romanzo “L’innocenza spezzata”, è che in tutte le brutte situazioni, addirittura in quelle apparentemente irrecuperabili come quella dei bambini-soldato in Africa, c’è sempre una speranza verso cui si può volgere lo sguardo.
E, riflettendo proprio su questo, la giornalista ha avuto modo di collegarsi anche al tema della nostra libertà in questo momento di lotta contro il coronavirus. Perché le lotte della vita sono ben diverse da persona a persona, ma la speranza, anche se a volte nascosta, è sempre la stessa e corre per tutte le strade del mondo, persino in questi mesi tragici. Sta a noi saperla trovare per avere sempre uno sguardo positivo verso il futuro che ci attende.

Veronica I. -  classe 3B  Liceo Scient.”Duca degli Abruzzi”


Il Coronavirus non ferma la cultura

Nonostante le problematiche dovute al distanziamento obbligatorio, venerdì 25 Settembre si è regolarmente svolto il primo degli incontri organizzati da Renzo Furlano nell’ambito di “Dialoghi a scuola”, nel corso del quale le classi terze hanno incontrato la giornalista e scrittrice Antonella Napoli, famosa per i suoi articoli su importanti testate quali “Repubblica”, “Limes” e “Vanity Fair”. Di origini salernitane, Antonella Napoli si è spesso occupata di questioni estere, in particolare di comunicazione politica e servizi in zone di conflitto. Proprio grazie ai suoi viaggi in Sudan ha conosciuto da vicino la terribile realtà del luogo, dove anche i minori sono arruolati nei conflitti e vengono compiuti continui abusi sui civili. In particolare, nella zona del Darfur avvengono continue violenze sugli sfollati a causa della guerra civile.
Con i suoi successivi scritti quali “Il mio nome è Meriam” e “L’innocenza spezzata” la giornalista ha iniziato un progetto di sensibilizzazione dell’opinione pubblica per mettere sotto i riflettori dei problemi troppo spesso dimenticati. Purtroppo per la sua opposizione ai gruppi locali africani e agli stessi governi ha ricevuto minacce ed è stata fermata nel tentativo di bloccare la sua indagine giornalistica. Come ha ribadito Antonella Napoli durante l’incontro, lei però continua a svolgere il suo lavoro con passione e determinazione fino a che non raggiunge il suo obiettivo, pur muovendosi sempre in sicurezza.
Durante l’incontro la giornalista è stata molto disponibile a rispondere a domande riguardanti anche temi profondi e personali come il suo fermo in Sudan del gennaio scorso. Oltre a questo, si è spaziato su molti argomenti: dai diritti dei minori agli abusi attuati in Africa e dall’ISIS, passando per la storia personale di Suleya, la protagonista del suo ultimo romanzo, per concludere con alcuni interessanti spunti sull’editoria italiana e sul fatto che esiste anche in Italia una censura indiretta.
L’incontro, che ha visto l’attiva partecipazione dei ragazzi attraverso alcune domande, si è concluso con un pensiero su Giulio Regeni e con l’augurio di ritrovarci presto.
Quella di Antonella Napoli è stata per tutti una lezione di vita oltre che scolastica, che ci ha fatto  aprire gli occhi su tematiche che non si possono più ignorare.

Giorgio D. -  classe 3B  Liceo Scient.”Duca degli Abruzzi”